Quattro nel letto

Sono due notti che il lettone si è trasformato in un ring:
Verso le 6 di mattina ci ritroviamo tutti e quattro a lottare per conquistare centimetri di un misero materasso da 160cm x 190cm.
La dinamica è sempre la stessa.
Ore 5.30 Margherita chiama e Cri si alza e la porta nel lettone.
Ore 5.55 rumore di passetti nel corridoio, è Francesco che arriva da solo e si fionda in mezzo a noi.
E a quel punto:
Margherita scalcia perché non lo vuole.
Francesco risponde lanciando fendenti a mano aperta.
Margherita piange.
Francesco urla.
Io minaccio rappresaglie da colonnello del kgb.
Cri mette pace e riaddormenta tutti.
Alle 7 suona la sveglia e tutti amici come prima a fare colazione!

Grammatica della fantasia

Al bambino non bisogna regalare dei pesci (libri zuccherosi, stucchevolmente buonisti, ispirati da un'idea fasulla dell'infanzia), bisogna insegnargli a prendere i pesci, cioè dargli un meccano: una «grammatica della fantasia», un metodo sperimentato con il quale impareranno a inventare storie per conto loro.
Gianni Rodari

Super...


Visita dall'oculista per super Frank, tutto ok, ci vede benone e lui ha dimostrato ancora una volta di essere un bambino super.
Non un fiato, ne una lacrima durante la visita, diligente ascoltava il dottore e l'infermiera e faceva quello che gli veniva richiesto.
Poi, quando siamo usciti, cercava il mio sguardo e quando lo ha incontrato mi ha fatto uno dei suoi sorrisi sotto i baffi, con tanto di accenno di fossette nelle guance.
Sei un grande Frank.

14 libri fa...

Sono ormai diversi anni che utilizzo Anobii per gestire le mie letture e la mia libreria.
Lo trovo fantastico, ad esempio un anno fa, ossia 14 libri fa, stavo leggendo Branchie di Ammaniti.
Trovo affascinante guardare al passato seguendo i libri che ho letto, ad esempio quando è nato Francesco leggevo "L'ombra del vento" di Zafon, mentre quando è nata Margherita stavo leggendo "Tutto per una ragazza" di Hornby (che coincidenza!).
Benvenuti su history book!

Dopo di lei

che piacevole scoperta questo libro, ci sono pagine che mi commuove, altre che mi fa sbellicare dal ridere.
Affronta un argomento serio e triste in maniera leggera e piacevole.
Bravo Jonathan.